ChatGPT

In questi giorni non si fa altro che parlare di ChatGPT e della sua chiusura imminente nel territorio italiano da parte del Garante della Privacy. Secondo il Garante, L’Intelligienza Artificiale raccoglie dati personali in modo illecito e OpenAI, società che lo ha sviluppato, ha 20 giorni per adeguarsi alle richieste dell’autorità italiana. ChatGPT è uno strumento che si è imposto e ha trovato un grandissimo spazio nel lavoro quotidiano di chi si ocupa di tecnologia e non solo. Il funzionamento è molto semplice: si scrive un testo di istruzioni e ChatGPT lo sviluppa in modo coerente. Non solo: si può chiedere se un codice (ad esempio html) è corretto, creare post social, eseguire operazioni matematiche complesse, e molto altro ancora.

Abbiamo quindi fatto un piccolo esperimento: abbiamo chiesto a ChatGPT di spiegarci cosa chi sia e cosa faccia e che limiti ha.

Ecco quello che ci ha risposto.

“ChatGPT è un modello di intelligenza artificiale di grandi dimensioni sviluppato da OpenAI, basato sull’architettura GPT-3.5. Questo modello è in grado di generare testo coerente e significativo, fornendo risposte alle domande e alle richieste degli utenti.

Le funzionalità di ChatGPT sono estremamente avanzate, grazie alla sua grande capacità di elaborazione e alla sua vasta conoscenza di vari argomenti. ChatGPT è in grado di rispondere a domande su qualsiasi argomento, dalle scienze alle arti, dalla tecnologia alla politica, e molto altro ancora.

Le applicazioni di ChatGPT sono molteplici e variegate. Il modello può essere utilizzato per assistere gli utenti in vari ambiti, come la ricerca di informazioni su Internet, la gestione di compiti e attività quotidiane, e la comunicazione interpersonale. Inoltre, ChatGPT può essere integrato in vari prodotti e servizi, come chatbot, assistenti virtuali e robot di conversazione.

Tuttavia, come qualsiasi altra tecnologia, ChatGPT ha anche i suoi limiti. Il modello non è in grado di comprendere completamente il contesto o le emozioni umane, il che può portare a risposte errate o inadeguate in determinate situazioni. Inoltre, poiché ChatGPT si basa su grandi quantità di dati, può riprodurre e amplificare pregiudizi e stereotipi presenti nella società.

Inoltre, ChatGPT richiede una grande quantità di energia e risorse per funzionare, il che può avere un impatto ambientale negativo. Inoltre, il modello è ancora in fase di sviluppo e potrebbe richiedere ulteriori miglioramenti e ottimizzazioni per diventare ancora più preciso e affidabile.

In conclusione, ChatGPT rappresenta una tecnologia molto avanzata che ha il potenziale per migliorare e semplificare la vita quotidiana degli utenti. Tuttavia, è importante considerare anche i suoi limiti e le sfide che la sua implementazione può comportare, per garantire un utilizzo responsabile ed etico di questa tecnologia.”

Questo è quello che ci ha detto, dimenticandosi però di aggiungere due cose importanti:

  1. I dati di cui è a disposizione sono aggiornati al 2021 (quindi vecchi di due anni);
  2. ChatGPT mente. Proprio così: quando non sa la risposta, tende a inventarsi testi e fonti. Abbiamo fatto un esperimento con un collega universitario richiedendo fonti e dati per un articolo, e ChatGPT si è letteralmente inventata libri e autori da cui attingere informazioni. Colta sul fatto, lo abbiamo fatto notare e la risposta è stata una richiesta di scuse per aver cercato di imbrogliare.

    Alla fine, un comportamento molto umano a pensarci bene…